CodingLab

Coding e pensiero computazionale: Questi due termini, stanno cambiando i metodi di insegnamento e di apprendimento a partire dalla scuola primaria e dell’infanzia fino alle scuole secondarie di secondo grado. Coding è un termine inglese al quale corrisponde in italiano la parola programmazione. Parliamo di programmazione informatica ovviamente ma non nel senso più tradizionale dell’espressione. Il coding a scuola è una scoperta – se così possiamo definirla – recente. Parliamo di un approccio che mette la programmazione al centro di un percorso dove l’apprendimento, già a partire dai primi anni di vita, percorre strade nuove ed è al centro di un progetto più ampio che abbatte le barriere dell’informatica, stimola un approccio votato alla risoluzione dei problemi. Parliamo di pensiero computazionale, ovvero di un approccio inedito alla soluzione dei problemi. Con il coding bambini e ragazzi sviluppano il pensiero computazionale, l’attitudine a risolvere problemi più o meno complessi. Non imparano solo a programmare ma programmano per apprendere.

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Giochi per imparare: Bambini e ragazzi si trovano davanti a quello che più li diverte: un tablet, il monitor di un pc, un robot. Sta a loro animare, far prendere vita, imparare a fare muovere i loro personaggi in un certo modo, siano essi virtuali o meno (come nel caso della Robotica). In sintesi imparano a raggiungere un obiettivo. E come si raggiunge un obiettivo se non risolvendo il problema che si frappone fra noi e la meta?

I corsi di coding hanno diverse ricadute didattiche:

  • Educare i ragazzi ad avere il controllo della tecnologia, senza essere passivi.
  • Si insegnano le basi del funzionamento dell’informatica
  • Si stimola la creatività
  • si sensibiliza alla tecnologia

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Come si fa il coding a scuola, quali sono gli strumenti a disposizione? Sono strumenti divertenti, come per esempio Scratch o Scratch Jr. per i più piccoli. O come lo sono ancora gli esercizi del sito code.org. Più che esercizi sembrano giochi. E in effetti sotto un certo punto di vista lo sono. I bambini giocano e vincere ogni sfida significa risolvere problemi. Piccoli problemi come evitare un ostacolo o di farsi catturare da uno dei personaggi cattivi della storia, giusto per fare un paio di esempi. Per risolvere il problema devono impegnarsi per capire quale possa essere la possibile soluzione, e se raggiungono l’obiettivo hanno imparato come fare. Intanto inconsapevolmente hanno scritto righe di codice informatico, anche se materialmente non ne hanno scritto nemmeno una e hanno spostato solo dei blocchetti rettangolari a ciascuno dei quali corrisponde una funzione e un codice. Stiamo parlando della programmazione a blocchi, detta anche programmazione visuale.

coding non e’ solo programmazione digitale, ci sono molte altre attivita’ !

  • Comprendere la logica e la matematica in modo pratico.
  • Creare videogiochi, storytelling, grafica, design, ecc…
  • Problem solving
  • Approcciarsi al making e alla robotica
  • Coding unplugged (attività pratica e manuale)

Sei una scuola, un animatore digitale o semplicemente un docente che vuole realizzare progetti innovativi o acquisire competenze? puoi contattarmi cliccando QUI !